Versione italiana a cura di Alfredo Romeo, rappresenta il prequel di un testo che personalmente adotto ancora parecchio: il fortunatissimo Vienna Big Band Machine, sempre di Walter Grassmann, uno tra i più richiesti batteristi da big band d’Europa, nonché docente presso il conservatorio di Vienna. In buona sostanza, se quel testo era una raccolta di brani e partiture da moderna big band e linguaggi funk e hip-hop, questo nuovo testo fa un passo indietro e ci parla di tutto quel che viene prima e, quindi, del ruolo del batterista in una big band, ed il know-how richiesto al riguardo.
Per un batterista, il suonare in big band rappresenta una delle prove più difficili da superare, ma certamente entusiasmanti. In quel contesto, il batterista è chiamato infatti a leggere, a interagire con le parti della sezione fiati, a sostenere con energia la band nei momenti dinamicamente più elevati, nonché creare il debito interplay nel corso dell’accompagnamento dei vari solisti.
In tale habitat, il ruolo del batterista si potrebbe riassumere così: a) Tenere il tempo guidando l’ensemble con autorevolezza affinché consentire loro di suonare in tranquillità. b) Seguire la partitura guidando l’ensemble con chiarezza e decisione attraverso le diverse sezioni. c)
...
l'articolo continua
Dare supporto alle figure obbligate ed interagire con esse in modo appropriato.
Tutto questo viene riassunto molto bene dall’illustre didatta americano John Riley: “E’ una sensazione inebriante, di grande potere, e grande responsabilità. Per qualcuno la sfida è la lettura, per qualcun altro è suonare con la chiarezza necessaria a tenere insieme la formazione, per qualcun altro ancora è trovare il bilanciamento tra suonare per l’insieme e suonare per i solisti…”
Nei nove capitoli del testo in questione, Grassmann riesce davvero a fornire tutti gli strumenti necessari per intraprendere questo bellissimo viaggio. 1. Fill per big band - Tempi medi/lenti –
2. Colori e abbellimenti – 3. Interpretazione note corte/note lunghe – 4. Fill per big band, tempi veloci – 5. Frasi da 1, 2 e 4 misure – 6. Spazzole – 7. Notazione – 8. Partiture per big band – 9. Ascolti suggeriti. Due CD con esercizi, spunti e brani completano il tutto.
Commento personale – Ritengo che questo testo vada studiato e fatto conoscere ai propri studenti.
Poco importa se la big band non rappresenta l’habitat quotidiano o il sogno da realizzare: in tutti i casi, si tratta di un tipo di studio che mette in evidenza tutto ciò che un batterista professionista ha l’obbligo di conoscere molto bene: lettura, interazione pertinente e solidità.
Direi che la chiosa più adeguata sia riportare le parole di Peter Erskine presenti sulla quarta di copertina del libro in questione: “Dopo aver letto questo nuovo libro di Walter Grassamann, ho semplicemente pensato ‘questo è il libro che avrei voluto scrivere io!’Si tratta della raccolta e dello strumento didattico definitivo per quanto riguarda il drumming in big band. Lo raccomando a tutti gli insegnanti e a tutti gli studenti dell’arte di suonare la musica d’insieme…”