LUDWIG... sulle tracce dei rullanti dorati

Paolo Sburlati 23 giu 2016
Durante il tour americano del 1964 di The Beatles, il leggendario William Frederick Ludwig Junior (meglio conosciuto come Bill II), consegna all’altrettanto leggendario batterista Richard Starkey (meglio conosciuto come Ringo Starr), un rullante Ludwig Super-Sensitive da 5”x14” completamente dorato (24 carati): Motivo? E’ il segno di riconoscimento per la promozione internazionale che Ringo sta operando allora a quel marchio di tamburi.

The Night That Changed The Music World
Quel fatidico incontro avviene nel backstage dell’International Amphitheater di Chicago poco prima del concerto dei Beatles. Ringo oggi dice di non avere più quel rullante a causa di alcuni pasticci avvenuti quella sera.

Dopo che Bill II, accompagnato da sua figlia Brooke Ludwig e dal Marketing Manager Dick Schory, consegna a Ringo il rullante, uno dei poliziotti presenti al meeting prende il rullante dalle mani del batterista ed accompagna i Fab 4 verso il palco. Al contempo, un altro poliziotto accompagna i Ludwig verso l’uscita. Il rullante pare rimasto tra le mani del poliziotto e pare che Ringo lo abbia cercato inutilmente dopo il concerto. Lo staff Ludwig, quella sera, non ha l’opportunità di vedere i Beatles sul palco: accompagnati all’uscita del teatro in mezzo ai fans, senza ...
l'articolo continua  
poter reperire all’ultimo i biglietti, se ne tornano a casa.

Che fine avrà fatto quel prezioso rullante da museo?

Le sorprese non finiscono. Nel 1962, Bill II (detto anche The Chief - Il capo) fa realizzare non uno, ma 4 rullanti dorati che vengono regalati – rispettivamente - a Ringo Starr, Joe Morello (allora batterista del Dave Brubeck Quartet, celebre percussionista sinfonico e professore della School of Music dell’Indiana University), George Gaber e al Ludwig Marketing Manager Dick Schory (allora percussionista della Chicago Symphony Orchestra).

Tre di questi rullanti sono i Ludwig Super-Sensitive da 5”x14” mentre il quarto è da 6,5”x14”. Ciascuno vanta una placchetta rettangolare in ottone, con inciso sopra il nome del musicista a cui è destinato, avvitata al fusto tramite due viti, inutile dirlo, dorate. Ogni singolo pezzo di tali rullanti è dorato a 24 carati, rondelle incluse.
Che fine hanno fatto questi quattro Super-Sensitive dorati?

Abbiamo incontrato Dick Schory in occasione del Memorial Service titolato a William F. Ludwig II, avvenuto nella Grace Lutheran Church di River Forest nell’Illinois americano. In quel triste momento, egli ci ha confermato di essere ancora in possesso del rullante Ludwig Super-Sensitive dorato che Bill II gli fece dono negli anni ‘60. Lo suona spesso con la sua orchestra di percussioni e durante i Drum Clinics che fa negli Stati Uniti. A suo dire, si tratta del migliore in quanto a suono e consistenza: un rullante che suscita sempre interesse agli occhi dei collezionisti e fans del marchio Ludwig.

Joe Morello, dal canto suo, ha recentemente venduto il suo rullante dorato al collezionista americano Clay Greene. Si tratta di un celebre esperto di tamburi e noi abbiamo avuto l’occasione di intervistarlo qualche anno fa. Clay stesso, ci ha gentilmente fornito le foto del suo pezzo da museo che vediamo qui pubblicate.
Il rullante è in condizioni eccellenti, magnificamente ben conservato. Questo è avvenuto poiché la doratura ha delle parti ha impedito la creazione di ossidi e ruggini varie nel corso dei decenni preservando le filettature delle viti e gli scorrevoli, nonché le parti metalliche che costituiscono la delicata meccanica tendicordiera Super-Sensitive.

Morello non ricorda la data esatta in cui gli è stato donato il rullante Ludwig dorato, ricorda che è avvenuto dopo un concerto con Dave Brubeck, a Chicago. The Chief aveva raggiunto il backstage e dato a Morello quel magnifico esemplare, per ringraziarlo dell’enorme supporto promozionale che stava facendo al marchio Ludwig, suonando costantemente con il Brubeck Quartet in tutti gli Stati Uniti.

Joe Morello - oltre al suo rullante dorato - ha dato a Clay Greene anche un rullante Ludwig molto speciale, costruito in occasione del 75esimo Anniversario che cadeva nel 1984. Inoltre, gli ha consegnato la coppia di hi-hat Paiste Formula 602 che aveva impiegato per registrare Take 5, il celebre brano del Brubeck Quartet.
Diciamolo, Clay è un uomo molto fortunato!

Il percussionista George Gaber dal canto suo, (nessuna correlazione con il nostro cantautore Giorgio Gaber...) ci ha lasciato il 21 novembre 2007 alla veneranda età di 91 anni. Il rullante Ludwig dorato ad egli appartenuto, è stato acquistato di recente da un ulteriore straordinario collezionista del vintage americano ben noto ai nostri lettori poiché intervistato sulle nostre pagine: Mike Curotto.

Il rullante Super-Sensitive dorato di George Gaber è giunto a Curotto in un eccellente stato di conservazione. Anche Mike ha provveduto a recapitare al sottoscritto alcune magnifiche foto di quel rullante che qui vediamo.

I 4 rullanti Ludwig Super-Sensitive dorati a 24 carati di cui stiamo parlando, sono stati fabbricati nel 1962, come stabiliscono le peculiarità costruttive che li caratterizzano.
Tuttavia, la meccanica tendicordiera Super-Sensitive montata su questi rullanti è del tipo in auge dal 1964 in poi, con la leva in metallo ripiegato anziché pressofuso, con la connessione tra la leva e il meccanismo scorrevole in piatina stampata anziché ripiegata e con gli scorrevoli in teflon, anziché in metallo. Quindi, molto probabilmente questi rullanti sono stati assemblati nel 1964 con dei fusti realizzati nel 1962 e con meccaniche Super-Sensitive prodotte nel 1964.

Quello oggi in possesso di Mike Curotto è stato presentato a Gaber da Ludwig negli anni ’60 – e questa è cosa nota – mentre non è nota la data esatta dell’avvenimento. Anche il Super-Sensitive presentato da Bill II a Ringo a Chicago nel 1964 è del 1962 con meccanica Super-Sensitive del 1964. E così pure quello di Joe Morello oggi in possesso di Clay Greene. Quasi certamente, anche quello di Dick Schory.

In buona sostanza, questi 4 stupendi esemplari dorati vantano le medesime caratteristiche costruttive, cronologicamente databili e riconducibili al 1962, eccetto per la meccanica Super-Sensitive, che è del 1964.

(Dall’amico John Aldridge, storiografo ed esperto di vintage, vengo a sapere che Ludwig realizzò negli anni ‘70 ulteriori 24 rullanti Super-Sensitive 5”x14”, dorati a 24 carati, che vennero dati ai migliori rivenditori Ludwig statunitensi. Questi esemplari riportano il Blue Olive Badge in alluminio colorato in blu e verde oliva, mentre il fusto non è in ottone spesso e pesante, ma nella lega di acciaio denominata LudAloy).

Conclusione
Le foto qui pubblicate mostrano i 4 strumenti di cui abbiamo parlato; Mike Curotto e Clay Greene, i loro attuali possessori, hanno ora una responsabilità morale non indifferente nei confronti della comunità percussionistica internazionale: li dovranno proteggere e custodire nel tempo dai danni ed incidenti sempre in agguato. Ma non abbiamo dubbi sul loro operato... lo faranno al meglio!

1962 - rullanti Ludwig Super-Sensitive dorati


1. Il fusto è in ottone molto spesso, tipico dei primi fusti prodotti da Ludwig dal 1958 fino al 1962.
2. Le sedi per l’appoggio della cordiera sono procurate sul bordo inferiore del fusto tramite pressione meccanica, ad opera del cosiddetto “Crimped Edge”, il metodo impiegato soltanto fino al 1962 e soltanto per i fusti in ottone.
3. Il Keystone Badge è privo del numero di serie. La numerazione dei badge di casa Ludwig inizia alla fine del 1962, inizio 1963.
4. La sordina è il modello P-4066 con la rotella piccola, come in uso fino al 1962. Dal 1963 Ludwig introduce la sordina a leva P-4067.


Mike Curotto
Mike Curotto ha pubblicato il suo libro Vintage Snare Drums: The Curotto Collection Vol. I pubblicato e distribuito da Hal Leonard Corporation (sales@halleonard.com) Un libro tramite il quale è possibile ammirare rullanti straordinari, rarissimi e mai visti prima... in una successione fotografica mozzafiato!

Mike Curotto (www.curottodrums.com) è il più grande collezionista al mondo di rullanti fabbricati nel secolo scorso. Al di là l’immenso valore della sua collezione, i dati storici rilevabili dai particolari fotografati dei suoi strumenti, sono una vera messe di informazioni utili ed interessanti per qualsiasi collezionista e appassionato di vintage e per tutti i batteristi e percussionisti intenzionati a “concretizzare” la propria carriera artistica.

© 2016 Il Volo Srl Editore - All rights reserved - Reg. Trib. n. 115 del 22.02.1988 - P.Iva 01780160154