Cascate di note, fraseggi, virtuosismi, melodie, ritmi e groove, si intrecciano, si rincorrono, si inseguono e si dipanano, là dove è il coeso dialogo chitarra/basso/batteria a costruire texture ed impalcature solide come la roccia. Tutto questo accade in “Phoenix Rising”, il nuovo album siglato Scott Mishoe Band.
Nato dall’incontro tra Scott Mishoe (chitarra), Dino Fiorenza (basso) e Gaetano Nicolosi (batteria) – ovvero la Scott Mishoe Band – dà vita a “Phoenix Rising”, un album strumentale che il trio compone lasciandosi influenzare dai misteri dello Spazio, così come i titoli degli episodi della tracklist rivelano (Photonic Populsion, Anti-Gravity, Landing On Mars, Space Funk, giusto per fare esempi).
Sono otto le tracce accolte dal nuovo album della Mishoe Band e tutte, ma proprio tutte, sciorinano il talento dei tre musicisti coinvolti, il loro stile ed espressione, la capacità di sapersi addentrare con nonchalance negli umori più diversi (soft rock, fusion, funk…) e, soprattutto, l’abilità di trasformare l’interplay in quel dinamico collante espressivo che tanto ammalia l’ascoltatore. Largo dunque a frasi e melodie raffinate, a ritmiche solide e sontuose, ma anche a quei momenti virtuosistici che certo non annoiano, ma che sono viceversa gli aromi di una ricetta già ricca di suo. Largo quindi
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Mixer/Mastering: Gaetano Nicolosi – Special guest: Joseph Wooten (keyboards) in “Space Funk” – Etichetta: Fog Foundation/Holdmusic
Scott Shoe – Inizia con la chitarra all’età di cinque anni e soltanto tredicenne si esibisce in uno show con Pat Travers. A 18 anni diviene endorser di casa Fender. La stampa parla di lui più volte, Mike Varney incluso, sino a che la sua tecnica a due mani con cui affronta gli arpeggi lo conduce alla Shrapnel Records (“Ominous Guitarist from the Unknown”). Nel 1995 pubblica “Omnidirectional” (Legato Records). Continua la sua attività di insegnante e porta il suo guitar playing in numerose produzioni musicali, sino a che nel 2021 incontra Dino Fiorenza e Gaetano Nicolosi e dà vita alla Scott Mishoe Band.
Dino Fiorenza – Noto bassista siciliano che ama le declinazioni del metal e del rock più duro, vanta una densa attività live anche oltre i confini italici: Maurizio Solieri Band, Alzheimer, Nowwhere, Disaster Area, ma anche Steve Vai, Paul Gilbert, Jesus Christ Superstar Orchestra, Scott Tarillo, Mary Healey, giusto per fare nomi. Nel 2002 Bass Player Magazine lo indica tra i migliori bassisti dell’anno, accanto a Flea, Les Claypool, Stu Hamm e Victor Wooten. Attivo anche nelle vesti di insegnante, pubblica diversi metodi didattici e collabora con Truefire.com. Nel 2012 pubblica il suo primo album, “It’s Important”, seguito da “Basstardy” (2022).
Gaetano Nicolosi – Batterista, produttore, autore e insegnante siciliano, collabora con produzioni televisive italiane per trasferirsi poi negli Stati Uniti, dove suona in numerose situazioni live e in studio, tra cui con gli Iron Horse e tre dei loro album. Parecchie le collaborazioni nel corso degli anni, tra cui l’album-tributo a Jason Becker (“Warmth In The Wilderness”) ed i due album di Dino Fiorenza. Attivo anche nelle vesti di insegnante (alla statunitense Delaware Music Academy), pubblica diversi metodi didattici dedicati alla batteria; tra essi “Reading Rhythms In Simple Time Signature”.