Soilwork il 12 febbraio esce "Verklighten"

Susy Marinelli 04 feb 2019
Proporre un nuovo album dopo i risultati incredibilmente positivi del precedente "The Ride Majestic" uscito quattro anni fa, non deve essere stata un’impresa facile per i Soilwork, ma con il nuovo "Verklighten" la band svedese pare aver superato la sfida.

Fedeli ai paradigmi del melodic death metal, il loro marchio di fabbrica, per il nuovo album i Soilwork sono riusciti ad incorporare parecchi altri mood – classic metal, speed metal e persino rock progressive – confezionando brani supportati da ficcanti cambi di tempo ed atmosfere, nonché tappeti e melodie coinvolgenti.

Come di consueto, è elevato lo standard qualitativo delle performance, a partire da Arrival, brano di apertura del cd (nonché primo singolo estratto) dopo la brevissima intro titolata Verklighten. Il brano inizia con una melodia molto veloce e la voce graffiante e profonda di Bjorn “Speed” Strid e, quando immagini che la struttura sia tutta lì, ecco che arriva il solido tappeto delle tastiere, la chitarra che ruba la scena ed un chorus decisamente accattivante. Segue Bleeder Despoiler, prova del talento di Bastian Thusgaard (new entry) dietro i tamburi, nonché brano arricchito da un tocco electronic molto moderno.

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info recensione

Soilwork
Verklighten
Nuclear Blast
con la sua struttura semplice ed intro strumentale, mentre The Nurturing Glance è un brano costruito attorno a un riuscito assolo di chitarra ed un chorus accattivante.
Molto curato l’arrangiamento di When The Universe Spoke, incentrato su una atmosfera marcatamente dark che si snoda su temi armonici differenti e marcate le influenze dark che dominano anche The Wolves Are Back in Town che seguono Stalfagel, con una melodia che entra nella testa piano piano e la batteria di nuovo in primo piano.

Inizia in modo scarno e quasi in sordina Witan, per poi prendere peso con un bridge ben riuscito e una crescente forza melanconica in puro stile melodic death metal che i Soilwork interpretano da sempre al meglio. Il binomio batteria/basso si fa notare in The Angels Whisper, grande ritmo con assolo di chitarra e interludio elettronico. Needles and Kin vede Tomi Joutsen (vocalist degli Amorphis) nelle vesti di special guest con il suo inconfondibile growl, mentre nel brano che chiude, You Aquirer, c'è l’intervento di Dave Sheldon, chitarrista degli Exes For Eyes ed ex Annihilator.

Verklighten è disponibile anche nei formati digipack e vinile il quale include l’ep Underworld con tanto di Summerburned and Winterblown, In This Master's Tale, The Undying Eye e Needles And Kin nella versione originale.
Dall'inizio del nuovo anno la band sarà in tour in Europa con un’ unica data italiana il 12 febbraio al Live Club di Trezzo sull’Adda (Milano).

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