NEIL PEART ritratto di un artista

Patrizia Marinelli 01 apr 2020
Quando Neil Peart ci ha lasciati lo scorso 7 gennaio 2020 a Santa Monica (USA), il mondo del rock si è fermato per un lungo attimo. Dolore, stupore e incredulità per la prematura scomparsa di un musicista definito in tantissimi modi: geniale, innovativo, eclettico, ispirato ed ispiratore. Un caposcuola del drumming – Neil – colui che tanto ha contribuito a portare tanti giovani ad innamorarsi della batteria.

Ma non è tutto. Già, perché a dare ulteriore caratura alla figura di Neil Ellwood Peart (nato a Hamilton, nell’Ontario canadese, il 12 settembre 1952), uomo così schivo e riservato, è sempre stata la sua umanità, ben nota a chi ha avuto la fortuna di conoscerlo bene e di averlo come amico. Doane Perry (Jethro Tull), un suo caro amico, ha postato: “Oltre al fatto di avere un talento innato e una creatività prolifica, Neil aveva un animo gentile e premuroso; un uomo modesto, un vero gentleman, uno straordinario amico. Il miglior amico che potessi sperare di avere. Mancherà profondamente e sarà amato per sempre, stimato e ricordato per il suo incommensurabile contributo alla musica, all’arte e alla letteratura...Grazie mio caro amico. Interiormente siamo tutti più ricchi per via della tua presenza ...
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