NAMM 2016

Wayne Blanchard 31 mag 2016
Quando nel 2009 il mondo venne travolto dalla crisi finanziaria, il business del settore musicale fu colpito molto duramente. Ne soffrirono tutti, dai grandi marchi alle piccole aziende… Le condizioni sono ancora lontane dall’essere perfette, ma il Namm Show 2016 ha trasmesso una nuova fiducia generale e, con un netto incremento dei visitatori, si è attestato tra le sue migliori edizioni da parecchio tempo a questa parte…

Il Namm Show – che ha luogo ogni anno a gennaio, presso l’Anaheim Convention Center nella soleggiata California – coinvolge decine di migliaia di rivenditori di strumenti musicali, distributori ed endorser (l’evento non è infatti aperto al pubblico…), attratti dal conoscere le novità esposte dalle centinaia di espositori.

Si tratta di una entusiasmante quattro-giorni fatta di strumenti musicali, di incontri con amici e costruttori del settore, il tutto ascoltando ottima musica. Pare che l’affluenza di quest'anno abbia superato quella del 2015, eppure non c’è stato tanto movimento nel padiglione degli strumenti a percussione, sicuramente tra i più rumorosi!

Dunque, cosa c’era di nuovo? Parecchio. Non possiamo farci stare tutto, ma il report che segue condensa gli elementi più interessanti.

AHEAD


Si chiama Switch Kick Quick Release Bass Drum Beater System ed è ...
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uno dei prodotti di cui si sta parlando parecchio nel settore. Utilizzando una mano sola, si può velocemente cambiare il battente del pedale mentre si sta suonando (!) Svitandolo come si farebbe con un normale battente, infilando il tipo desiderato e bloccandolo nella sua posizione: tutto qui.

Il sistema base viene fornito con la sede e un battente dotato di due parti, in feltro e plastica. Sono disponibili ulteriori 10 tipi battenti, così che il batterista possa scegliere quello più adeguato alle sue esigenze. La sede e il battente possono essere regolati in altezza tramite 9 posizioni: cosa che rende possibile posizionare il battente al centro della cassa di qualunque misura. Un’invenzione geniale e sì… adattabile alla maggior parte dei pedali in commercio.

DREAM


L’idea di tre piatti a costituire un hi-hat, non è nuova ma non viene realizzata da parecchi anni: ebbene, Dream ha riportato in vita l’idea con il suo TryHat (no, non Tri-Hat!) Ciò significa che questi tre piatti possono essere combinati in vari modi: ciascuno di essi può essere utilizzato sia come top che come bottom, consentendo al batterista di affrontare gig totalmente differenti e variegate.

DW DRUMS


DW non delude mai. E quest’anno, il designer e deus-ex machina John Good, ha presentato parecchie nuove batterie. La Cherry-Mahogany è costituita da fusti con l’anima in ciliegio solido (per un suono scuro) avvolta da strati di mogano (per suono più caldo e musicale). Impressionante anche la Red Oak in wood grain, disponibile in una serie di finiture, sia uniformi che sfumate. Con la SSC Series, DW modifica l’orientamento delle venature del legno per influenzare l’intonazione dei fusti. Molto scientifico!

I pedali sono sempre stati un punto forte per la californiana DW: con la sua pedana forata in alluminio ed il case per il trasporto, l’MCD è un pedale boutique che eredita parecchie caratteristiche dell’MDD Machine Direct Drive Pedal. La grossa differenza sta nella meccanica regolabile senza puleggia, che incorpora una leva tipo cambio, che permette di passare velocemente al meccanismo a catena mentre il pedale è montato sulla cassa.

EVANS


Evans ha creato le sue pelli sintetiche per tamburo nel 1956: per celebrare i suoi 60 anni di attività e innovazione, il marchio con sede a Farmingdale (NY) ha presentato le nuove ‘56 Calftone, pelli che consegnano al batterista un suono caldo e rotondo, con quel particolare feeling dato dalle pelli prima dell’invenzione del mylar. Ideali per ottenere il miglior suono da una batteria vintage o per invecchiare un po’ il suono di una batteria recente, le Calftone sono disponibili nelle misure da 6” a 20” per rullante e tom (pelle battente) e nelle misure da 16” a 26” (cassa), scegliendo tra la tradizionale pelle a singolo strato, Emad per un maggior attacco e definizione, o EQ4 per un sound una via di mezzo tra i due.

GON BOPS


Gon Bops ha presentato tre novità principali. Il Daniel de los Reyes Signature Cajon, per un suono rootsy [delle origini] adatto a qualunque genere musicale; il Pandeiros, dotato di una pelle speciale per un suono ricco e aperto e una proiezione articolata ed infine il cosiddetto Ergo Chimes, dotato di una tavola ergonomica che va a sorreggere 47 barre in bronzo B8 e alluminio alternate, per un suono brillante e ricco di armoniche. “Utilizzato in una formazione a semicerchio, questo strumento sprigiona un suono brillante e ricco di sovratoni, che si distingue da quello di altri modelli…” – ha dichiarato Mr Luis Cardoso del celebre marchio con sede nel Maine.

ISTANBUL AGOP


É sempre bello incontrare lo staff di Agop da Istanbul! Più meno con lo stesso stand dello scorso anno, poco pareva cambiato e invece, dando uno sguardo più attento al tutto, qualche piatto e qualche modifica al catalogo c’è stata. Innanzitutto la Alchemy Series non esiste più; in compenso, faceva bella mostra di sé il nuovo hi-hat Joey Waronker. Ebbene, Waronker - le cui collaborazioni includono Beck (no, non Jeff Beck!) e i R.E.M. Sul suo hi-hat suonato aperto, Waronker voleva sentire la nitida articolazione delle bacchette ed un suono morbido e non troppo metallico. Ebbene, ora ce l'ha!

ISTANBUL MEHMET


Come lo scorso 2015, anche quest’anno lo stand di Istanbul Mehmet ospitava grosse immagini di Tony Williams, a discapito di vari nuovi piatti che avrebbero meritato una presentazione più incisiva. Ma tant'e... I piatti della Blackbell Series presentano una campana grezza e sono stati pensati per un suono secco, decisamente brillante e ricco di attacco (soprattutto i crash). Disponibili nella finitura naturale o Brilliant, i piatti Blackbell sono ottimi per rock, funk, pop e per ogni situazione che richiede timbrica, risposta e taglio ben focalizzati.

Presentati anche i nuovi Random X-Ray, Multi e 6 Multi-Holed: piatti cattivissimi e dal sound devastante: costituiti da un range completo di hi-hat, crash e china.

Presentato infine il 22” Sahara Ride, un piatto pesantemente martellato, per un suono ruvido e scuro e una grande definizione del colpo della bacchetta, nonché il 22” Kirkor K Tribute Ride che intende onorare uno dei leggendari artigiani dei piatti di Istanbul.

LUDWIG


Quando si parla delle classiche batterie da rock, il nome Ludwig si pone come icona: drumkit utilizzati nel R&R da leggendari batteristi come Ringo Starr, Ginger Baker, Mitch Mitchell, Ian Paice, Bill Bruford... Nello stand Ludwig del Namm Show, sotto i riflettori, campeggiava la batteria di un ulteriore importante rocker, Alex Van Halen.

Con le sue quattro casse di cui due dalla profondità doppia (costituite da due fusti contigui) questo enorme kit attraeva l’attenzione di tutti... soprattutto quando qualche avvenente ragazza andava a mettersi accanto per posare per alcune foto.

Tra le novità introdotte dal marchio statunitense, da segnalare la (re)introduzione del rullante Acrolite con il suo fusto in alluminio e quel suono tagliente, secco e penetrante, così amato dai batteristi rock. (L’edizione Acrolite Classic Limited, con la cordiera P85, i blocchetti doppi cromati e la dimensione del fusto di 14”x5”, si pone come ricercata alternativa alla versione Acrolite standard).

MAPEX


La grande novità allo stand Mapex è rappresentata dai trigger elettronici NFuzd che convertono una batteria acustica in una elettronica. Come? Tramite pad che si inseriscono alla perfezione sui cerchi dei tamburi esistenti (rullante da 14” e tom da 10”, 12” e 16”) e tramite pad sagomati a mo’ di piatti (hi-hat 14”, crash 14” e ride 16”). Il pad del rullante è suddiviso in tre zone (head, rimshot, cross stick), mentre i tom in due (head e rim). I piatti hanno la campana e il bordo, oltre alla possibilità di essere stoppati nel suono. L’hi-hat contempla la frizione, pur se il suo trigger è compatibile con gli stand per hi-hat più diffusi in commercio. Fantastico!

MEINL


Come DW Drums, Meinl non ha esposto più al pian terreno usufruendo, in alternativa, di una propria stanza al piano superiore del padiglione. Un’area occupata al 90% dagli strumenti a percussione, con l’esposizione dei piatti limitata alle novità e non all’intero catalogo. In tutti i casi, l’attenzione è stata riposta sui piatti della Byzance Series, con i 20” e “24” Dark Ride Big Apple, 20” Dark Crash, 16” Extra Dry Dual Crash, 16” Vintage Pure Hats, 10” Vintage Trash Splash, 10” Dual Splash e 18” Tradition Light Crash..
“La combinazione tornita/grezza delle versioni Dual si traduce in una risposta più veloce e sonora…” – come l’ha descritta Mr Norbert Saeman, responsabile delle relazioni AR del brand tedesco – “adatta ad ogni batterista, ad eccezione dei rocker più pesanti”. A loro Meinl dedica misure aggiuntive della Classics Custom Series: il 21” Dark Crash, il 22” Dark Crash-Ride, il 18” Dark China e il 10” Dark Splash.

PAISTE


Ciò che ha attirato grande attenzione nello stand dell'elvetica Paiste, è stato un piatto viola con logo bianco 22” Dry Heavy Ride Artist Creation Danny Carey. Disegnato e concepito per i batteristi più heavy, questo piatto con la campana dal sound molto definito e tagliente, garantisce allo sticking una risposta nitida e chiara.

La 2oo2 Big Beat Series mostra oggi una nuova interpretazione del logo 2oo2, una variazione della tradizionale martellatura e una lineup che include hi-hat da 15” e 16”, oltre a piatti dal nome non definito (da 18”, 20” 22” e 24”) utilizzabili dai batteristi come crash o come ride, secondo le situazioni. Il suono? Molto caldo e profondo.

Il Ride Carl Palmer Duo, con una intensa martellatura sulla sua grande superficie e la parte centrale grezza e non tornita, è un’ulteriore opera d’arte del brand elvetico. Il suono? Mr Christian Wenzel di Paiste, ha descritto questo piatto: “secco e solido nel mezzo, con un ping importante su tutta la sua superficie…”

Dal canto suo, il 24” Swish Ride John “JR” Robinson (noto batterista e sessionman) con il suo volume aumentato e il bordo lievemente arrotondato, consegna il tipico suono di un ride, in grado però di diventare decisamente trashy. La nuova serie di piatti Formula 602 per Vinnie Colaiuta, include ora un 24” Ride ed un 22” Crash: entrambi sviluppano un suono brillante e privo di sbavature, enfatizzato da un articolato range di sfumature timbriche calde e rotonde.

PEARL


Come sempre Pearl ha proposto un sacco di novità pur se, di base, si tratta di variazioni (e nuove misure) di strumenti già esistenti. Come ad esempio il rullante Dennis Chambers Signature in alluminio, con 12 blocchetti sul bordo superiore ma solo 8 su quello inferiore, che sviluppa un suono grandioso; o come i pedali Eliminator Redline che ora hanno i cuscinetti Ninja pensati per aumentare la velocità.

La Decade Series ha presentato grosse novità: tamburi con fusti in acero al 100%, finiture laccate, garanzia a vita ed un prezzo sorprendentemente basso. Con un hardware che permette la massima vibrazione dei fusti, questi tamburi suonano grossi e pieni, rappresentando un ottimo acquisto per batteristi che vogliono fare un salto di livello e per i professionisti che necessitano di secondo kit.
Presentata anche la Masters Maple Reserve (MRV) con i fusti a 4 strati di acero da 5mm e anelli di rinforzo, nonché la Masters Maple Complete (MCT) con fusti di acero a 6 strati e la Crystal Beat Series con la cassa 24x14”.

PROMARK


Con il nuovo logo che ora prevede il nome del brand composto da una sola parola, Promark ha presentato bacchette di nuova concezione. La Forward Balance Hickory (FBH) è una bacchetta robusta, con il peso spostato sulla parte inferiore, studiata per i batteristi heavy. Dal canto suo, la Rebound Balance Hickory (RBH) è una bacchetta sottile per un rimbalzo definito e veloce, dotata di una punta piuttosto grossa per un maggiore controllo: ottima per il jazz.

Presentata anche nuova serie di bacchette nere dotate della speciale soluzione Active Grip che aumenta appunto il grip [la presa] man mano che le mani si scaldano impugnandole. A differenza dei rivestimenti in gomma che aggiungono diametro alle bacchette e che possono irritare le mani di chi le impugna, la cosiddetta Active Grip è contenuta nella finitura delle stesse bacchette, cosi' che le dimensioni e il feeling restano invariati.

REMO


Riducendo il volume dell’80%, il pad da allenamento Remo 8” Silentstroke, è stato studiato per i batteristi che devono studiare senza disturbare nessuno. Può essere avvitato a un’asta per i piatti tramite un apposito adattatore.

Gran successo anche il Crown Percussion Cajon, tutto nero, dotato del cosiddetto Quick Wedge Snare System una speciale cordiera che non necessita di regolazioni.

Ulteriore interessante strumento proposto dal brand californiano, il Rhythm Pal è in buona sostanza una pelle che può essere suonata da sola, con le mani, come fosse un tamburello, oppure fissata su un supporto per farne un reale tamburo. E’ dotabile di un apposito attacco per l’aggancio di una cordiera per un suono più da “rullante”.

SABIAN


La maggiore novità del celebre brand canadese, riguarda la XSR Series che va a sostituire la XS20: piatti con martellatura a mano, tornitura pin-point e il nuovo profilo della campana. Il tutto, per consegnare un suono migliorato (maggiore sustain e definizione), pensato per i batteristi professionisti che ricercano la qualità Sabian ad un prezzo moderato. Nella XSR Series sono inclusi i Fast Crash 14”, 16”, 18” e 20” e gli Hi-Hat Accelerator e Rock. Come ha affermato Mr Mark Love, Master Cymbal Specialist di casa Sabian, questa serie di piatti usufruisce della cosiddetta Trickle Down Technology che, come per altre innovazioni del catalogo, combina idee e input atti allo sviluppo di determinati concetti produttivi.

Nuova anche la HH Vanguard Series, piatti su cui gli artigiani canadesi di Sabian operano una martellatura a mano molto densa, allo scopo di creare una sostanziosa risposta timbrica e brillantezza del sound. Disponibili nelle misure da 14” a 22”, questi piatti non vengono definiti crash o ride: "sono ottimi in entrambi i casi" - ha dichiarato Mr Love - "pertanto, sarà il musicista a decidere come utilizzarli!"

SAKAE


Con Eizo Nakata al comando e l’ex manager delle relazioni artisti di Sabian Bobby Boos che si è unito al team, il marchio Sakae sta iniziando a riscuotere ottimi consensi. I tamburi Sakae (come ha dimostrato Jonathan Joseph in tour con Jeff Beck), hanno il loro peculiare suono: molto pieno, risonante e piacevolmente rotondo. Un suono che ha entusiasmato Jamie Oldaker, Ndugu Chancler, Eric Harland, e Jimmy Chamberlin, oltre ai fuoriclasse inglesi Mark Richardson, Ash Soan e Phil Gould (batterista dei Level 42) che si sono uniti al roster.

Tra le novità del 2016 vi è il rullante in bronzo 14”x 6,5” con l’opzione dell’hardware verniciato a polvere in vari colori nelle serie Almighty Birch e Celestial Maple. Proposta anche la Road Anew Series: una serie di tamburi con fusti a 6 strati di mogano di cui quello centrale in ciliegio, hardware a doppia piatina ed un prezzo interessante.

SONOR


L’anno scorso la tedesca Sonor ha celebrato il suo 140° anniversario introducendo la Vintage Series che ha riportato in vita le sue batterie dai ‘50 ai ‘70 con i tipici blocchetti a goccia. Questo design retro ha ottenuto un grande successo (guadagnandosi il premio Best in Show 2015) ed ora anche il Product Excellence Award 2015. Questa serie di tamburi resta sotto i riflettori anche per il 2016 con tre nuove configurazioni: cassa 20”x14”, tom 12”x 8” e timpano 14”x12”. Cassa 22”x14”, tom 13"x8” e timpano 16” x 14”. La finitura retro Red Onyx viene riproposta in quanto Sonor continua a riferirsi al suo passato.

Un’altra grande novità è il ritorno nel roster di Nicko McBrain degli Iron Maiden: sbandierata la campagna Sonor “Nicko Is Back!” con l’esposizione del suo nuovo tour kit che certo non passa inosservato.

TAMA


Tama ha messo mano al suo ultra-famoso pedale per la cassa Iron Cobra, rendendo gli ingranaggi Power Glide e Rolling Glide più leggeri, atti a migliorare la velocità e la precisione. Anche lo Speed Cobra viene migliorato: con un telaio e una pedana più larghi ed un aggancio della molla ridisegnato. Due pedali ora più leggeri, veloci e efficienti che mai.

Anche il battente Accu-Strike rappresenta un miglioramento con l’utilizzo della gomma Butadien, la stessa utilizzata nel settore degli pneumatici per auto, mirata ad aumentarne la durata, mentre la sagoma a proiettile aumenta la potenza e definizione del suono. I pedali della serie Cobra sono sempre stati utilizzati da altisonanti nomi del drumming, come Mike Portnoy, Gavin Harrison, Dave Lombardo e Rodney Holmes: ebbene, questi upgrade fanno intuire che la filosofia del progetto Cobra continuerà a soddisfare parecchi batteristi in ogni ambito e stile.

YAMAHA


Ricordate la Yamaha Recording Custom resa famosa da Steve Gadd, Dave Weckl e altri grandi negli anni ‘80 e ‘90? Ebbene, questa batteria è tornata, e stavolta Gadd ha lavorato con il brand nipponico sugli aggiornamenti, pensati per assicurarne il design e il tipo di fusti (100% in betulla con intaglio dei bordi a 30°) e per fornire il suono che ha reso famoso questo drumkit. In aggiunta alle versioni con i fusti in legno, c’è il rullante in metallo Recording Custom 14”x5 1/2 – disponibile in ottone, acciaio e alluminio – che offre una grande flessibilità di suono e prestazioni, con la cordiera custom di Gadd a 10 molle. Sì, proprio 10!, che restituisce una migliore sensibilità alle dinamiche.
I blocchetti doppi associati a questa serie di tamburi hanno creato allora una nuova moda: pertanto anch'essi sono tornati, ma con un nuovo design che contribuisce a migliorare le frequenze basse ed evidenziare quelle ghost notes che rappresentano un elemento distintivo dello stile di Gadd.

VATER


Essendo Mike Mangini (Dream Theatre) un endorser del marchio Vater, non ci ha sorpreso vedere le bacchette signature di questo straordinario batterista: le Wicked Piston. Studiate per aumentare la potenza e l’enfasi dei colpi mantenendoli regolari su tutto il drumkit, queste bacchette sono più grosse nella parte centrale e si assottigliano man mano che si avvicinano alla punta (a ghianda). Dimensioni: 16 ¾” (cm 42.44).

Sono nuove anche le bacchette Grip Stick (3A, 5A, 5B), con il rivestimento non-slip dip-style che assicura il massimo controllo anche quando le mani sono molto calde.

VIC FIRTH


Le novità in casa Vic Firth sono le bacchette signature. Ray Luzier (dei Korn), Chris Coleman e Jen Ledger (degli Skillet) si sono aggiunti al roster iniziato con la preferenza in tal senso di Steve Gadd e Dave Weckl. Ma la grande attenzione l'ha destata la bacchetta dedicata a Keith Moon. Come è riuscita Vic Firth a disegnare una bacchetta sulle preferenze di Moon, il leggendario batterista degli Who scomparso nel 1978? Sua figlia - Mandy Moon - ha fornito allo staff tecnico dell'azienda di Boston un paio di bacchette utilizzate a suo tempo da suo padre: “abbiamo realizzato questo tipo di bacchetta perchè ci sono tanti batteristi fan che si sentono molto vicini al suo drumming. Siamo certi che lui avrebbe approvato poiché queste bacchette hanno un design davvero unico che le rende versatili, dunque adatte a numerosi contesti musicali... esattamente come Keith!”

ZILDJIAN


Zildjian propone due nuove serie di piatti. La S Series è costituita da piatti affidabili e versatili dal prezzo contenuto, mentre la A Avedis aggiorna i classici suoni Zildjian degli anni '40, '50 e '60. Realizzati con la lega B12 Bronze (12% stagno e 88% rame), i piatti della S Series sviluppano un suono chiaro e bilanciato, che li rende ottimi in innumerevoli situazioni. Disponibili i Ride Medium (20”, 22” e 24”), Rock (20” e 22”), Thin Crash (14” e 18”) e vari hi-hat, splash e crash.
La serie di piatti A Avedis - come ha spiegato il guru dei piatti Paul Francis - è realizzata con l'impiego della lega B20 Bronze e si basa sul concetto del vintage sound. Martellati sul fondo, riportano il peso in grammi inciso sempre sul fondo, ed un logo non pieno. Questi piatti rappresentano il nuovo suono A che Zildjian propone ai batteristi di oggi.


Dopo 4 giorni passati a camminare tra i corridoi, guardando le novità, ascoltando suoni e chiacchierando con gli operatori, pare che il business degli strumenti musicali stia tornando alla normalità. Un sacco di concetti innovativi ed ottimi nuovi piatti, drumkit e pedali. Inoltre, accessori che fanno la differenza… come lo Switch Kick Beater System, che ci ricorda che anche qualcosa di molto semplice come un battente per la cassa, può diventare una vera opera d’arte e di ingegneria.

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