Drum Club n.4 1999  Settembre


Gli articoli in questo numero:
REMO factory tour 1999, Chester Thompson "A Joyful Noise", Ian Mosley Marillion romance in drums, 4 days with Ian Paice, Don Alias, Giovanni Hidalgo, Marc Quinones percussioni d'oltreoceano..., dw Delta II nuovi pedali, i rullanti PREMIER, MAPEX Mars Pro Micro Series



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factory

REMO factory tour 1999

NAMM, Los Angeles, gennaio 1999. Partiamo alle 8 del mattino dal Westin Bonaventura, un albergo gigantesco proprio di fronte all'altro mastodontico Marriott in South Figueroa, una lunghissima strada che va dal Convention Center di Los Angeles (dove da tre anni si svolge il NAMM), verso il nord, in direzione San Fernando Valley. Che sole in California, ragazzi! Il grosso bus messo a disposizione dalla Remo è pieno di giornalisti e distributori giapponesi, finlandesi, francesi, francesi, inglesi, invitati per questi quattro giorni di Factory Tour presso l'azienda. Tra loro c'è anche un italiano! Superiamo Hollywood, gli studi cinematografici di Universal City, attraversiamo  ...continua a leggerlo sulla rivista!

interviste

4 days with Ian Paice

Questa è la cronistoria del terzo giro di Drum Clinics (1995, 1996, 1999) che ho avuto modo di organizzare in Italia per IAN PAICE il mitico batterista dei DEEP PURPLE. La voglio raccontare in prima persona poiché Ian Paice è un idolo tanto per me come per migliaia di batteristi nel mondo, nonché un amico. Vi racconterò i discorsi che abbiamo fatto io e lui in treno, in macchina, al ristorante, in albergo, in camerino, in quei quattro giorni: 30 e 31 maggio, 1 e 2 giugno 1999, oltre ad alcuni interessanti interventi fatti dai batteristi convenuti ai Drum Clinics che  ...continua a leggerlo sulla rivista!

raggi X

MAPEX Mars Pro Micro Series

Molti batteristi hanno un rapporto di amore odio verso il proprio strumento.Amore per il piacere che ne traggono nel suonarlo, nel perfezionarlo, nel guardarlo e così via (alcuni addirittura lo preferiscono alla fidanzata...) Ma l'odio prevale quando si tratta di trasportarlo, con la macchina che non è mai abbastanza grande, con gli altri componenti della band che vanno via "sportivi" con la custodia della chitarra da una parte ed un piccolo, ma potente amplificatore dall'altra, ed il batterista che si sente più un facchino che un musicista. Per cercare di alleviare questo problema,che riguarda soprattutto chi suona spesso nei piccoli  ...continua a leggerlo sulla rivista!

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